Naufragio migranti al largo di Lampedusa, 7 morti: inchiesta Procura Agrigento

Condividi questo articolo?

Naufragio al largo di Lampedusa dove sono morte almeno sette migranti. L’imbarcazione su cui si trovavano si è ribaltata a poche miglia dall’isola. Intervenute le motovedette della Guardia costiera che hanno recuperato una cinquantina di sopravvissuti. I corpi finora recuperati dalla Guardia costiera sono sette ma si cercano altri dispersi. Almeno nove, secondo le testimonianze raccolte finora. In corso le ricerche condotte dalla Guardia costiera e dalla Guardia di finanza. La Procura di Agrigento, come apprende l’Adnkronos, ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per il naufragio avvenuto all’alba di oggi. 48 sono i superstiti. Il Procuratore Luigi Patronaggio, che coordina l’indagine, sta valutando se disporre l’autopsia sui corpi. Il barcone naufragato era partito il giorno prima dalla Tunisia. E’ quanto emerge da una prima ricostruzione della tragedia. Erano tutte subsahariane le sette donne morte nel naufragio avvenuto all’alba di oggi davanti alle coste di Lampedusa, vicino all’isolotto di Lampione. E’ quanto emerge dalle testimonianze dei superstiti del naufragio. Molti migranti che si trovavano a bordo della imbarcazione alla vista delle motovedette della Guardia costiera, si sono spostati su un lato della barca e si sono sbilanciati”, così “in molti sono finiti in mare perché hanno perso l’equilibrio”. Lo ha detto all’Adnkronos il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio. La Procura di Agrigento sta indagando per individuare gli scafisti dell’imbarcazione naufragata: si cercano anche i basisti in Tunisia.

Pubblicità

“Sempre la stessa storia. Sempre nello stesso periodo. Adesso c’è questa nuova tragedia, ci stracceremo le vesti e ci sarà una pioggia di indignazione. Qualche giorno e poi torneremo alle solite cose, ai soliti discorsi. La verità è che la questione immigrazione è una bomba umanitaria che colpevolmente si sottovaluta e non penso ci voglia grande intelligenza per comprendere che questo è un fenomeno che deve essere affrontato ai massimi livelli con serietà e decisione”. A parlare con l’Adnkronos è il sindaco di Pozzallo (Ragusa) Roberto Ammatuna, dopo il naufragio di questa notte. “Altre sette donne morte e 8 dispersi nel tentativo di sbarcare illegalmente sulle nostre coste. Le fallimentari politiche migratorie adottate dal governo e da una Ue ipocrita che non riesce ad andare oltre alle stucchevoli promesse, è sotto gli occhi di tutti. Fratelli d’Italia non smetterà di chiedere l’immediata attuazione del blocco navale, l’istituzione degli hotspot in Nord Africa – per valutare chi ha diritto all’asilo -, una equa distribuzione nei Paesi Ue e il rimpatrio dei clandestini. Solo così potremmo fermare questa invasione incontrollata, la tratta di esseri umani e le morti in mare che ci addolorano enormemente”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia.

Pubblicità

Foto repertorio

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.